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Lo Springbank di cui parliamo oggi è stato rilasciato nel 2017 ma è ancora reperibile. Dal 2010 la distilleria di Campbeltown mette in commercio questo 12 anni con alcuni particolari da segnalare: il grado pieno, da cui la nomenclatura “Cask Strength”, e l’utilizzo di botti sia ex-sherry che ex-bourbon. Le edizioni precedenti sono risultate all’altezza delle aspettative.
una leggera affumicatura precede profumi fruttati, tra cui spiccano fragola e amarena, seguiti da uvetta e fichi. Si avverte un lato liquoroso, poi mela rossa e le classiche note contadine di Springbank. L’alta gradazione non è avvertibile. Per ultimi, si fanno strada note di inchiostro. Ottima complessità.
l’imbocco è speziato, con un mix pepato in primo piano. Il lato fruttato è estremamente rotondo, quasi masticabile; la frutta rossa, ciliegia sotto spirito e mela, si conferma. Poi note di confettura di fragola, sorrette dalle spezie, che divengono via via più marcate. A completarne il bouquet, cacao.
medio-alta persistenza e media complessità. Si delineano liquore alla ciliegia, fieno, pepe nero e caffè espresso.
Lo Springbank 12 Cask Strength Batch 15 confermare le aspettative. Un whisky di notevole spessore e indubbia qualità, forse più gentile di altri Springbank in virtù delle botti ex-sherry, qui predominanti. Il rapporto qualità/prezzo molto interessante.
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