La seconda ragione è però quella che tende a trarre in inganno il consumatore, spingendolo a una scelta dettata da una componente estetica difficilmente trascurabile. Il medesimo distillato, se presenta una colorazione più scura, viene visto come un prodotto che ha subito un processo di maturazione più lungo e di conseguenza viene associato ad un qualcosa di qualità superiore, alla quale viene dato un valore intrinseco maggiore. In ambito sigaro, una foglia di fascia oleosa, dalla colorazione uniforme ed esente da difetti, comunica all’aficionado una qualità superiore, dovuta a quella che a prima vista sembra una selezione di tabacchi particolarmente spinta. Che la foglia di fascia sia una delle componenti essenziali che entrano in gioco per la vendita di un sigaro è oramai cosa scontata; non per niente è la componente più costosa del sigaro e quella che subisce un processo di selezione che non è nemmeno lontanamente paragonabile al resto delle foglie. La colorazione artificiale mette però d’accordo due variabili importanti: si può spendere di meno scegliendo una foglia di capa di qualità inferiore, ma la si può far sembrare molto più di qualità applicandole una colorazione.
Attenzione al colore quindi. Come molto spesso accade, ciò che risulta troppo bello per essere vero, alcune volte non lo è proprio.