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Ardbeg Scorch è la versione 2021 dell'edizione annuale limitata di Ardbeg. Questa recensione si riferisce al rilascio ufficiale sul mercato, che spesso differisce dal rilascio dell’Ardbeg Committee a causa dell’ABV più basso. Su Islay per molti anni gli Ileach (gli abitanti dell'isola) hanno tramandato storie e leggende su un drago che infestava l'isola e che alla fine fu sconfitto da un eroico guerriero. Ardbeg ha voluto rendere omaggio a questa leggenda presentando un whisky caratterizzato da un invecchiamento in botti fortemente carbonizzate, conservato nel mitico Dunnage n.3 della distilleria.
Acqua di mare, brezza marina e scorza di limone/arancia, un soffio di fumo molto distante, minore rispetto alle note marine e acide, abbinate alla dolcezza caramellata. Timo ed erbe aromatiche fresche. Una evidente nota dolce (caramello e torta al caramello) sul carattere acido principale. Semplice, non sgradevole.
Salato e minerale, ancora un'ode al mare. Un po' monodimensionale nelle sue intenzioni di riprodurre il naso senza alcuna nota in più. Cremoso, senza la consistenza burrosa di altri prodotti simili. Ancora caramello e frutta gialla bruciata.
Media durata, pulito e dolce, bruciato, di nuovo non sgradevole ma una sensazione molto media.
Ardbeg Scorch non è un whisky cattivo, facile da bere e da degustare, con un carattere marino che si colloca al di sopra di una componente dolce, variata da alcune note acide. I suoi limiti devono essere trovati in una paletta aromatica molto semplice, che ricorda diverse altre versioni di Islay, senza l'intensità, la diversità o la consistenza burrosa di alcuni dei migliori campioni con un profilo simile provato in passato.
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